Ascolta la voce di Lorena

Ascolta la voce di Lorena

Lorena registrò in maniera alquanto rudimentale alcune considerazioni a voce. Dopo la sua morte Tonino, il fratello, si ricordò di un episodio: proprio mentre Lorena registrava la sua voce, Tonino stesso, tornando da scuola, fece un gran rumore tanto che Lorena se ne lamento rimproverandogli: “Hai rovinato tutto“. Memore di questo fatto Tonino andò a cercare la cassetta a cui successivamente don Ugo sovrappose la sua voce per assicurare l’autenticità di quella di Lorena.

Una piccola considerazione che non vuole sostituirsi all’ascolto della voce della Serva di Dio ma solo costituire una chiave di lettura è che per Lorena il segreto della felicità non risiede in ciò che puoi fare né in ciò che hai, ma in ciò che sei. Lorena vede la sua vita dopo l’amputazione come se la vedesse per la prima volta. Le appare in una luce diversa. L’esperienza del dolore non allontana Lorena da Dio, ma glielo fa incontrare come padre, né l’allontana dagli uomini che riconosce come fratelli in Cristo.

Insieme al testamento, al diario e ai vari scritti la cassetta è senz’altro uno dei documenti fondamentale per mettere a fuoco la personalità e la statura di questa giovane figlia, catechista, studentessa e amica, che si spera possa essere amica di tutti coloro che conosceranno il suo messaggio.

Si riporta di seguito la trascrizione delle parole della Serva di Dio Lorena e , successivamente, il link per ascoltare la sua voce

A volte non ho voglia di vivere una vita che non è altro che un squallida esistenza; a volte sento il mio cuore in un deserto, fatto di voci ostili; di odio, di violenza. A volte guardo la gente ma non ne percepisco le voci; sento la solitudine, il deserto della mia anima. A volte, con la morte nel cuore, alzo gli occhi al cielo, abbandono il mio io e vedo le stelle, la luna, sento il calore del sole che mi penetra nel sangue. Tanta luce entra nel mio cuore e mi lascia piena di gioia: è la tua luce, Signore! Cerco un sorriso e trovo l’amore: cerco qualcosa che interrompa l’odioso silenzio della mio anima e trovo l’amore. E trovo l’acqua per il mio cuore assetato: l’amore! Se io farò della mia vita una vita d’amore, vale la pena di vivere, se alzo gli occhi dalla triste realtà di un momento, vale la pena di vivere, se penso alla mia comunità e allo splendido cammino che stiamo facendo insieme, vale la pena di vivere! Sì, vale la pena di vivere una vita, fatta di imprevisti e di paura, fatta d ‘odio e d’amore, fatta di guerre e di pace, fatta di gioia, fatta di te, o Signore! Cerco un sorriso e trovo l’amore: cerco qualcosa che interrompa l’odioso silenzio della mia anima e trovo l’amore: E trovo l’acqua per il mio cuore assettato: l’amore! Se farò della mia vita una vita d’amore, vale la pena di vivere; se alzo gli occhi dalla triste realtà di un momento, vale la pena di vivere; se penso alla mia comunità e allo splendido cammino che stiamo facendo insieme, vale la pena di vivere! Sì, vale la pena di vivere una vita, fatta di imprevisti e di paura, fatta d’odio e d’amore, fatta di guerre e di pace, fatta di gioia, fatta di te, o Signore! Questa è la mia vita, queste tutte le mie incertezze, questi tutti i miei dubbi. Questa sono io, una ragazza di 16 anni, con tanta esperienza alle spalle, che i casi della vita hanno maturato forse troppo in fretta. Fino a tre anni fa la mia vita era un’esistenza che il mondo definisce normale! Poi è successo qualcosa, qualcosa che mi ha fatto capire quanto fossero futili tutte le cose che fino allora avevo fatto, qualcosa che mi ha fatto capire che c’è un Qualcuno più importante di tutto e di tutti, c è il mio MIO DIO! Tre anni fa, a causa di un tumore, di un tumore osseo, mi è stata amputata la gamba sinistra. Questo è il fatto che io ritengo più importante, oltre che più felice, in tutta la mia vita. Da quel momento ho capito che non era gioia correre, che non era gioia saltare, che non era gioia in qualche modo imporsi ai danni degli altri. No, non era questo. Era gioia vivere con te, con te, Signore Ho capito che la cosa più importante era vivere d’amore, vivere per amore, vivere con amore! Solo così, solo così si può cambiare il mondo amandolo per quello che è, amandolo come è. Mi sono stati molto vicini e mi hanno amato Cristo amò, i fratelli di una comunità di catechisti, i miei veri fratelli, i miei dolci fratelli. Devo a la gioia di vivere, la gioia di amare, la gioia dire: Lode a te, Signore! Loro mi hanno insegnato che la vita non è solo correre, se fatto per sé stessi; la vita non è solo felicità, felicità per se stessi
Sto cercando di vivere come mezzo dei Signore; ma il mio essere, il mio essere umano a volte mi porta fuori strada, spesso mi porta fuori strada. Ma ecco pronta la mano che si tende dal Cielo dice: «Non aver paura: io sono con te tutti i giorni fino alla fine dei mondo. Svolgo attività catechistica nella mia parrocchia, ho un gruppo di prima media. Sono ragazzi dolcissimi, devo anche a loro tutta la gioia di vivere che ho nell’anima. Cerco di non chiudere le frontiere del mio cuore alla parrocchia, e di essere come Gesù mi vuole, anche per le strade del mondo. Ma a volte mi rendo conto di quanto è più facile essere contro Cristo che per lui. Due anni fa ho iniziato e frequentare il liceo e qui, tra mura ostili, ho incontrato il vero amore, l’amore che Cristo a braccia aperte ci ha dato, l’amore che è uscito dal suo costato! L’amore che è donazione. Qui ho conosciuto Lisa , una ragazza che, anche se ha idee molto, molto diverse dalle mie, riesce a volermi bene; qui ho incontrato Titti, una persona molto dolce, anche se a volte si chiude nel guscio dei suo cuore e mi impedisce di capirla. Qui ho incontrato Nico, qui ho incontrato Paolo e con loro ho fatto una delle esperienze più belle della mia vita. Ho scoperto quanto è bello il rapporto d’amore vero, il rapporto di amicizia tra un ragazzo e una ragazza. Li amo, li amo veramente. E qui è successa una delle cosa, anzi la cosa più meravigliosa della mia vita: ho conosciuto Rossana! Sento veramente di amarla profondamente, sento che quello che ci unisce non è un rapporto di semplice amicizia, è qualcosa di molto di più. So che però, o Signore, se tu non fossi presente, noi saremmo separate, perché la sua mano nella mia non sarebbero che carne su carne e il suo cuore per il mio cuore, un cuore d’uomo per l’uomo. Voglio la tua vita, la tua vita con lei e con me, la tua vita per lei e per me insieme, perché voglio che lei sia per tuo merito mia sorella.
Sono convinta che i legami d’amore, dì amicizia. di gioia e di speranza uniscono tra loro le creature perché la vita alimenti la vita e ogni bocca ai unisca alla lode. E tutto questo io sono riuscita a realizzare, sono riuscita a concretizzarlo in un solo nome: Rossana. Ci vuole così poco per essere felici, basta aprire le proprie braccia e dire forte: ti voglio bene. Basta poco per far felici: sorriso non costa nulla, ma vale molto, arricchisce chi lo dona, incoraggia chi lo riceve. Questa è la mia vita. Sì, forse non esagero quando dico che Rossana è la mia vita. Lei sa darmi forza, sa darmi coraggio, sa riempirmi di gioia dicendo solo due parole: ti voglio bene! Prima che conoscessi lei, la mia vita non aveva un vero e proprio senso, sì, Signore, devo anche a lei, devo soprattutto a lei se ora ti amo.

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